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Sardegna, dati criminalità: Oristano provincia più sicura d’Italia

La città risulta al primo posto assoluto tra le province italiane per minor numero di crimini denunciati.

Sardegna, dati criminalità: Oristano provincia più sicura d’Italia
19 ottobre 2024 | 18.18
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La Sardegna è una regione sicura? Dall’analisi dei dati del Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza - la risposta sembrerebbe affermativa. L’indice di criminalità elaborato su diversi indicatori statistici relativi a reati, furti e rapine, infatti, vede le province sarde tra le più sicure del Paese. Anche se non mancano dati negativi in determinate categorie di reati.

In particolare, Oristano risulta al primo posto assoluto tra le province italiane per minor numero di crimini denunciati. Nel dettaglio, nel 2023 nella provincia centro-occidentale della Sardegna sono state registrate 2.358 denunce complessive, pari a 1.510 ogni 100 mila abitanti. Per fare un raffronto, le due città con indice più elevato sono Milano e Roma, rispettivamente con 7.093 e 6.071 denunce ogni 100 mila abitanti.

Le altre province sarde si classificano nel complesso abbastanza bene. Cagliari si piazza al 94° posto con 2.565,4 reati denunciati per 100 mila abitanti. Nuoro è all’86° posto tra le province italiane con 2.670,6 denunce per 100 mila abitanti. Sassari risulta la meno sicura della Sardegna, 66° in Italia, con poco più di 3 mila reati ogni 100 mila abitanti.

Nuoro prima in Italia per omicidi

Se in generale per indice di criminalità le province sarde si classificano piuttosto bene rispetto al resto del Paese, entrando nel dettaglio delle tipologie di crimine, in materia di omicidi volontari, Nuoro risulta al primo posto per incidenza tra numero di abitanti e denunce di tale reato.

Nel dettaglio, nel 2023, nel nuorese sono emersi 3,9 casi ogni 100 mila abitanti di omicidio volontario consumato, oltre a 5,8 casi di omicidio colposo ogni 100 mila abitanti: dati che valgono rispettivamente il triste primato e il quarto posto tra tutte le province italiane.

In particolare, nell’omicidio stradale o omicidio colposo da incidente stradale, Nuoro è la seconda peggiore provincia d’Italia con 4,4 denunce ogni 100 mila abitanti. I dati sugli omicidi nel nuorese sono particolarmente preoccupanti in quanto risultano quasi doppi rispetto alle due province che seguono nella graduatoria ovvero Enna (2 denunce ogni 100 mila abitanti) e Brindisi (1,6).

Reati in calo a Cagliari

Il capoluogo di regione della Sardegna si dimostra un luogo in generale piuttosto sicuro conquistando il 94° posto su 106 province italiane analizzate. Nello specifico, nel 2023 a Cagliari e provincia sono state registrate complessivamente 322 denunce in meno rispetto all’anno precedente.

Tra gli ambiti di reato con i dati maggiormente positivi, le lesioni dolose che vedono Cagliari tra le tre province italiane con minor incidenza di reato (104° su 106 province), 101° posizione per reati di contraffazione di marchi e prodotti, 95° posto per denunce legate ad estorsioni.

Meno bene i dati relativi ad omicidi preterintenzionali, dove Cagliari è al 7° posto in Italia, medesima negativa posizione occupata anche in fatto di reati legati allo sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile.

Oristano, un’oasi di legalità o quasi

Come detto, Oristano si guadagna la palma d’oro di provincia italiana più sicura. Infatti, detiene il miglior piazzamento assoluto in diverse categorie, ovvero: violenze sessuali, furti, lesioni dolose, danneggiamenti e rapine. Ma è anche la seconda migliore provincia in ambito di truffe e frodi informatiche.

Dati meritori per il capoluogo di provincia sardo anche in fatto di denunce per reati legati a contraffazione di marchi dove si classifica tra le cinque province italiane più integerrime, per estorsioni ed associazione per delinquere, 98° su 106 in ambedue le categorie di reato.

Al contrario, Oristano detiene il triste primato tra tutte le province italiane per numero di denunce legate ad associazione per produzione o traffico di stupefacenti, il quarto posto per rapine in uffici postali e il settimo posto nella categoria tentati omicidi.

Sassari provincia meno sicura della Sardegna

Con poco più di 3.000 denunce di reato ogni 100 mila abitanti, Sassari ha il primato di provincia meno sicura della Sardegna. Secondo i dati del Dipartimento di Sicurezza Pubblica del Ministero dell’Interno, nel 2023, nel sassarese sono numerose le categorie di reato dove sono aumentate le denunce.

Nello specifico, Sassari occupa il 38° posto in Italia per omicidi volontari (3 in tutto, nel 2023) con un tasso di 0,6 omicidi ogni 100 mila abitanti, dato in crescita su base annua. Così come è in aumento il numero di tentati omicidi, 9 in totale, 1,8 ogni 100 mila abitanti. In crescita anche le denunce per violenze sessuali (7,4 ogni 100 mila abitanti), minacce (144 ogni 100 mila abitanti, 20° posto in Italia) e lesioni dolose (99,5 su 100 mila abitanti).

In leggera diminuzione, invece, le denunce a seguito di furti, specie quelli in appartamento, dove Sassari si piazza in buona posizione (88° su 106 province italiane). Anche alcuni dati relativi alle rapine migliorano, segnatamente quelle in abitazione ed esercizi commerciali, ma crescono quelle per strada.

Il confronto tra le province sarde su omicidi, furti, rapine

Rispetto alle principali categorie di reati, Nuoro è al primo posto tra le province sarde con riferimento agli omicidi con 3,9 denunce ogni 100 mila abitanti, un primato negativo anche rispetto alla media nazionale che si attesta al 3,22. In questa categoria Cagliari è la migliore con 0,4/100 mila abitanti.

Nella categoria furti, la migliore provincia sarda è Oristano con 309,5 denunce ogni 100 mila abitanti, seguita da Nuoro con 475,7, Cagliari con 728,2, mentre la peggiore è Sassari con 976,6/100 mila abitanti.

In fatto di rapine, la migliore è ancora una volta Oristano con una media di 2,6 denunce ogni 100 mila abitanti, seguita da Nuoro con 12,6/100 mila abitanti, Cagliari 20,4 e Sassari 22,9. Si tratta di medie, comunque, molto inferiori rispetto alle tre province italiane peggiori: Firenze 136,4 denunce ogni 100 mila abitanti, Milano 128,4, Prato 124,5.

Violenze sessuali e delitti informatici sull’Isola

Oristano si conferma la città più sicura non solo della Sardegna ma anche d’Italia in quanto a violenze sessuali con solo 4 denunce complessive nel 2023, ovvero 2,6 ogni 100 mila abitanti. Segue Nuoro con 12,6 denunce ogni 100 mila abitanti, quindi Cagliari con 20,4 e Sassari con 22,9.

Nel confronto con le altre province italiane, al primo posto per denunce legate a reati a sfondo sessuale risulta Trieste con 24 denunce ogni 100 mila abitanti. Al secondo posto Bologna con 21,8/100 mila abitanti, al terzo posto Milano con 18,7.

Per quanto riguarda i delitti informatici la migliore provincia sarda è Sassari con 21,2 denunce ogni 100 mila abitanti, quindi Oristano con 23,7, Cagliari con 37,8 e Nuoro con 45,9. Questa tipologia di reato non è particolarmente ricorrente in Sardegna se pensiamo che le tre province con maggior numero di denunce in questo ambito delinquenziale hanno valori nettamente superiori: Brescia 108/100 mila abitanti, Bologna 105,4, Livorno 101,8.

L’impegno della Regione per la sicurezza

La Regione Sardegna è particolarmente attiva nel contrasto alle violenze di genere. In questo ambito, tra le iniziative più recenti, segnaliamo la delibera adottata nella Giunta regionale del 3 ottobre 2024 che prevede interventi in favore dei figli di vittime di crimini domestici, con presa in carico degli orfani di femminicidio con il progetto “Respiro” promosso da una serie di enti e associazioni.

Nella stessa riunione del Governo regionale, viene potenziato il sistema di accoglienza in emergenza per le donne vittime di violenza con uno stanziamento di 240 mila euro da destinare ai 12 centri antiviolenza del territorio.

Sempre in fatto di contrasto ai crimini contro le donne e i minori, la Regione ha adottato delle importanti modifiche operative al servizio “Pronto intervento rosa” istituito con una legge regionale nel 2018. La nuova operatività permette un pronto intervento immediato, 24 ore su 24, per la messa in sicurezza immediata di donne vittime di violenza ed eventuali loro figli minori.

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