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Roma, morto sbranato da 3 rottweiler mentre fa jogging

E' accaduto nel bosco di Manziana. L'uomo, 39 anni, è stato ritrovato riverso a terra con profonde lesioni sul viso e sugli arti superiori

Un rottweiler - FOTOGRAMMA
Un rottweiler - FOTOGRAMMA
11 febbraio 2024 | 11.18
LETTURA: 2 minuti

Aggredito e sbranato a morte da tre rottweiler mentre faceva jogging nel bosco a Manziana, vicino Roma. E' accaduto questa mattina verso le 8.30. La vittima si chiamava Paolo Pasqualini e aveva 39 anni. L'uomo è deceduto con profonde lesioni sul viso e sugli arti superiori. Per i proprietari dei cani, un uomo e una donna, i carabinieri che indagano sul caso invieranno un'informativa in procura che poi valuterà l'ipotesi di reato, da omessa custodia di animali a omicidio colposo.

I tre rottweiler, che sono stati catturati, sarebbero scappati da una abitazione non lontana. Sul posto oltre ai Carabinieri di Manziana, sono intervenuti guardia parco del Bosco di Manziana, CC Forestali di Manziana, veterinari e accalappia cani (dotati anche di fucili con sedativi), protezione civile, Sindaco e Vice Sindaco di Manziana.

La posizione degli animalisti

L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) esprime tutto il suo ''dolore e la vicinanza alla famiglia'' dell'uomo morto dopo essere stato aggredito e sbranato da tre rottweiler a Manziana, vicino Roma. Aidaa però chiede anche che i ''tre cani non vengano soppressi e che si faccia un indagine accurata sull'accaduto verificando eventuali responsabilità di terzi nella fuga dei cani''.

L'Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa) chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze.

Nel 2006 il Ministero della Salute ha emesso un'ordinanza riguardante la "tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani", nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericolose. Successive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze.

"Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici", spiega l'avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa. "In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo. Il corso è organizzato dal Comune, insieme al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari e di associazioni di protezione animale. Le spese sono sostenute dal proprietario del cane “impegnativo”. In caso di pericolosità grave, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico".

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