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"Papà sta picchiando mamma", minorenne chiama il 112 e denuncia il padre

Scattate diverse misure nei confronti dell'uomo, tra le quali il braccialetto elettronico

Carabinieri - Fotogramma
Carabinieri - Fotogramma
26 gennaio 2024 | 10.18
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"Papà sta picchiando mamma". A telefonare al 112 chiedendo aiuto nella notte fra il 25 ed il 26 dicembre scorso, una ragazzina minorenne che ha denunciato il padre. Da tempo, in diverse occasioni e in maniera reiterata, lei e la madre hanno subito offese e violenze dall’uomo fino al più grave e recente episodio, quando i carabinieri sono intervenuti presso l’abitazione a seguito della chiamata in cui la minore riferiva che il padre stava picchiando sia lei sia la madre. Alla ragazza, intervenuta per aiutare la mamma, il padre avrebbe dato schiaffi e un pugno sul naso.

Maltrattamenti fisici e psicologici quelli compiuti dall’uomo nei confronti della moglie e dei figli minori, a seguito dei quali, al termine delle indagini i carabinieri in forza alla stazione di Casalgrande, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un cinquantaseienne residente a Casalgrande in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personale aggravate.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Casalgrande ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima e ai figli nonché prescrivendogli di non avvicinarsi alla loro abitazione e ai luoghi da loro frequentati mantenendo una distanza di 2500 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con le persone offese disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Casalgrande che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo agendo in stato di ubriachezza, con condotte reiterate, maltrattava la propria compagna convivente, con violenze fisiche e verbali nei confronti della sua convivente, senza risparmiare neanche i figli minori. Condotte tali, da rendere insopportabile la loro convivenza e da costringere la donna, in più di un’occasione ad allontanarsi dall'abitazione familiare insieme ai figli.

In particolare, con frequenza, spesso dopo essere rientrato a casa in stato di ubriachezza, dinanzi ai figli minori, la offendeva con epiteti ingiuriosi, accusandola ingiustamente di tradirlo, e la percuoteva con schiaffi. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2023, dopo averla insultata, accusandola di incontrare abitualmente un amante, le sputava in faccia, la colpiva con due schiaffi e la spingeva contro la finestra facendole sbattere la schiena, continuando ad aggredirla verbalmente davanti alle figlie minori dicendo "di' alle nostre figlie dove ti incontri la notte quando vai a lavorare”, dandole altri schiaffi, fino ad aggredire la figlia intervenuta in difesa della madre, colpendola con due schiaffi e un pugno sul naso causandole ferite giudicate poi dai sanitari guaribili in 9 giorni.

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