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Ragazza uccisa a Bergamo, "Badhan non sa perché lo ha fatto"

Trovata la porta della casa della vittima aperta, il 19enne ha raccontato che “stava dormendo, ma si è svegliata quando è entrato". A quel punto "ha preso delle forbici e l’ha colpita”

Sara Centelleghe - (Fotogramma)
Sara Centelleghe - (Fotogramma)
27 ottobre 2024 | 11.41
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Jashan Deep Badhan, il 19enne fermato per l’omicidio di Sara Centelleghe a Costa Volpino (Bergamo) “ancora non si capacita della motivazione” che l’ha spinto a compiere il gesto. “Il pm gliel’ha chiesto più volte” ha detto all’Adnkronos il suo avvocato, Fausto Micheli. “Ho avvisato il cappellano del carcere di Bergamo per fornirgli sostegno morale - ha aggiunto - e ho richiesto anche il supporto psicologico”. I genitori del ragazzo “sono affranti e vicini alla famiglia di Sara”, ha aggiunto il legale.

Il racconto del 19enne

Il 19nne, in carcere a Bergamo, ha raccontato agli inquirenti di aver bevuto e di aver trovato la porta della casa della vittima aperta e di essere entrato. Il giovane, di origine indiana, era stato denunciato, da minorenne, per rapine e danneggiamenti. Secondo le prime ricostruzioni, apprende l’Adnkronos da fonti delle forze dell’ordine, Sara “stava dormendo, ma si è svegliata quando è entrato. Deep ha preso delle forbici e l’ha colpita”. Successivamente, il giovane - che ha negato il movente sessuale - “si è allontanato, scendendo nelle cantine del palazzo con i piedi sporchi di sangue”. Nel frattempo, l'amica di Sara si trovava in strada e ha raccontato di “essere scesa a comprare delle bibite”. Sono in corso verifiche sul fatto “se lei avesse avuto un appuntamento proprio con Deep” in quanto non risultano contatti telefonici precedenti con la vittima.

Badhan ha ammesso durante l’interrogatorio di ieri “di aver bevuto e ha negato il movente sessuale”, ha detto ancora il legale.

Abitanti di Costa Volpino: "Zona degradata"

Per gli abitanti di Costa Volpino, la zona delle palazzine dove ieri si è consumato l’omicidio, “è degradata, fatta di vecchi condomini, ma dove abitano più di 300 famiglie, ma l’impianto di video sorveglianza è stato rifatto 4 anni fa. Una telecamera punta sull’angolo del distributore. Impossibile che qualcuno avesse avuto accesso all’immobile senza essere ripreso”, ha detto all’Adnkronos l’ex assessore alle politiche sociali di Costa Volpino, Patrick Rinaldi. “Ho avuto per 15 anni un’attività lì sotto - ha poi spiegato -. Ogni tanto c’era qualche ragazzino che spacciava, ma nient’altro”. I commercianti della zona avevano organizzato un servizio di sorveglianza “con un auto che passava la notte per evitare che i ragazzi facessero schiamazzi sotto le finestre“.

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