Le vittime sono due uomini e una donna tra cui i genitori dei piccoli. I bambini di 4, 6 e 8 anni sono ricoverati in rianimazione all'ospedale Di Cristina. Il più grande operato d'urgenza
Tagico incidente lungo la statale Palermo-Sciacca, dove nella mattina di oggi, 12 ottobre, in uno scontro frontale tra due auto, una Toyota Rav 4 e una Mercedes, sono morte tre persone, due uomini e una donna, mentre tre bimbi sono rimasti feriti.
L'impatto violentissimo si è verificato alle 8 di mattina sulla statale 624 tra Altofonte e lo svincolo per Giacalone, all'altezza del chilometro 13. Nello schianto a perdere la vita sul colpo sono stati i genitori dei bambini, un uomo di 42 anni, la moglie di origini tunisine e un palermitano di 51 anni. Per estrarre i loro corpi dalle lamiere delle auto è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco.
I bambini di 4, 6 e 8 anni sono stati trasferiti in codice rosso all'ospedale Di Cristina, dove sono tutti e tre ricoverati in Rianimazione. Ad avere la peggio sono stati i due fratellini più grandi. Uno di loro che ha riportato un grave trauma cranico è in questo momento in sala operatoria dove i medici lo stanno sottoponendo a un delicato intervento neurochirurgico. Per l'altro che ha una frattura al femore i medici hanno disposto un intervento ortopedico. Anche il più piccolo di 4 anni è intubato e sedato. La prognosi per tutti e tre resta riservata. Sull'incidente indagano i carabinieri.
Il 42enne tunisino morto si chiamava Walid Moussa e lavorava a Ribera, nell'Agrigentino, da più di 15 anni. Con lui, sulla Mercedes, viaggiava anche la moglie Zina, 44 anni. Nell'impatto violentissimo con la Toyota Rav 4, ha perso la vita anche un 51enne, Riccardo Pardi. Pure lui come la coppia è morto sul colpo.
"Walid lavorava in un'azienda agricola del posto che si occupa di lavorazione di arance, era arrivato qui insieme al fratello e allo zio oltre 15 anni fa e si era subito integrato, a tal punto da voler portare qui la famiglia", racconta all'Adnkronos il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo. La scorsa estate nella cittadina dell'Agrigentino così erano arrivati anche la moglie dell'uomo e i loro tre bimbi. "Sono arrivati a fine giugno per il ricongiungimento familiare e i bambini a settembre avevano iniziato a frequentare il nostro istituto comprensivo", dice ancora il primo cittadino, spiegando che "Walid era un gran lavoratore, un ragazzo affidabile ed educato, benvoluto da tutti". Stamani era diretto al porto di Palermo. "Stava accompagnando la moglie e i bimbi che dovevano imbarcarsi per raggiungere la Tunisia, dove sarebbero rimasti per qualche tempo. Lui sarebbe tornato a Ribera. Invece, ha trovato la morte".
L'intera comunità di Ribera è sotto choc. "Siamo senza parole", dice ancora il sindaco Ruvolo, in contatto costante con il datore di lavoro di Walid Moussa. "E' profondamente addolorato, lo aveva accolto come un figlio - dice -. Il nostro pensiero adesso è va ai tre bimbi rimasti orfani". "Proclamerò il lutto cittadino in occasione dei funerali perché questa tragedia inaspettata ha portato un enorme dolore nella nostra comunità, una comunità che aveva accolto questa famiglia che qui si era perfettamente integrata", conclude il sindaco.