I dati Viminale: crescono i delitti commessi in ambito familiare o affettivo
Sale a 107 il numero delle donne uccise dall'inizio dell'anno con l'ultima vittima Rita Talamelli, strangolata dal marito lunedì sera a Fano. Secondo il Report settimanale sugli omicidi volontari e la violenza di genere del Viminale, realizzato dal Dipartimento della Pubblica sicurezza (Direzione centrale della Polizia criminale-Servizio analisi criminale), nel periodo 1 gennaio-19 novembre in Italia sono stati commessi 295 omicidi, con 106 vittime donne, di cui 87 uccise in ambito familiare-affettivo: di queste 55 (44 italiane e 11 straniere) hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex partner. In aumento, rispetto allo stesso periodo del 2022, sia il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 58 diventano 60 (+3%), che quello delle relative vittime donne che da 53 passano a 55 (+4%).
Più in generale rispetto al periodo 1 gennaio-19 novembre del 2022 nel 2023 si registra un incremento del numero degli omicidi che da 283 arrivano a 295 (+4%), mentre diminuisce il numero delle vittime di genere femminile, che da 109 passano a 106 (-3%). Aumentano anche i delitti commessi in ambito familiare o affettivo che passano da 124 a 130 (+5%) mentre si registra un decremento del numero delle vittime di genere femminile, che da 91 diventano 87 (-4%). Infine, nel periodo 13-19 novembre 2023 risultano essere stati commessi otto omicidi, con due vittime di genere femminile, di cui una uccisa in ambito familiare o affettivo.
Dai maltrattamenti in famiglia alla violenza sessuale fino allo stalking: sono 85 ogni giorno le donne vittime di reato in Italia. Il numero di vittime di sesso femminile è quattro volte superiore alle vittime di sesso maschile. Nel 55% dei casi questi reati vengono commessi dalla persona con cui si vive. Sono i dati diffusi nell'ambito della campagna della Polizia contro la violenza di genere 'Questo non è amore', che riguardano il primo semestre del 2023 diffusi alla vigilia del 25 novembre, 'Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne'. La brochure in cui sono contenuti i dati della Direzione centrale anticrimine è disponibile sul sito www.poliziadistato.it. Nel 39% dei casi l'autore del reato è il coniuge o il compagno, nel 30% l'ex, nel 6% un genitore o un figlio. Nel 25% dei casi questi reati sono commessi da vicini di casa, pretendenti, colleghi di lavoro o altri parenti.
Nel primo semestre del 2023 sono 2194 gli ammonimenti del questore, il 33% in più rispetto a quelli emessi nel primo semestre del 2022 ovvero 1648. Nel 6% dei casi si tratta di recidive. Nel primo semestre del 2023 sono 59 le donne vittime di omicidio volontario, 31 uccise in ambito familiare, 16 femminicidi, e in due casi l'autore aveva precedenti specifici.
Nel 52% dei casi l'autore dell'omicidio ha le chiavi di casa ed è il marito o il convivente, nel 14% l'ex marito o ex convivente, nel 14% dei casi si tratta di un uomo con cui si ha una relazione extraconiugale. Nel 33% dei casi la vittima lascia figli piccoli e nel 75% è italiana. In oltre nel 60% dei casi è stata utilizzata una pistola o un'arma da taglio. I moventi principali sono la fine della relazione e la conflittualità familiare.