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Cancro alla tiroide, diventa mamma dopo operazione in gravidanza

La mamma e il bimbo, nato a 5 mesi dall'intervento, stanno bene

Una sala operatoria
Una sala operatoria
01 aprile 2024 | 15.37
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Ad ottobre, al quarto mese di gravidanza, era stata operata per un tumore molto aggressivo alla tiroide. Cinque mesi dopo, sempre presso l’ospedale Mauriziano di Torino, è diventata mamma di Renato, un neonato di oltre 3 chili, venuto alla luce dopo una gravidanza perfettamente a termine. Mamma Federica, torinese di 37 anni, sorride accanto al piccolo Renato ed al compagno Domenico in un ambulatorio del Centro della Tiroide dell’ospedale Mauriziano: "È andato tutto alla perfezione e siamo davvero felici", affermano con in braccio il loro primogenito e con attorno medici, ostetriche ed infermieri che hanno accompagnato il loro lungo percorso in ospedale.

"Il carcinoma papillare della paziente era molto aggressivo, una condizione molto rara per questo tipo di tumore. – spiega il dottor Maurilio Deandrea (Direttore di Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del metabolismo del Mauriziano - Di fronte a segni di evoluzione tanto rapidi è stato perciò necessario intervenire chirurgicamente, nonostante la paziente fosse in stato di gravidanza". Un intervento delicato e potenzialmente rischioso, da programmare con la massima attenzione ed al momento più opportuno per rimuovere il tumore della futura mamma riducendo al minimo i rischi anestesiologici per il feto da lei portato in grembo.

In sala operatoria, Federica è così andata a metà ottobre dello scorso anno: "È stato un intervento complesso in quanto il tumore era molto esteso ed i linfonodi che abbiamo rimosso erano molto grossi e vicini al polmone. - precisa il dottor Giovanni Canale , responsabile della struttura di Chirurgia della tiroide del Mauriziano - L’operazione è perfettamente riuscita e la paziente non ha riportato nessuna delle complicanze, come disfonia o ipocalcemia, che possono accompagnare questo tipo di intervento". Altrettanto bene se l’è cavata il piccolo, monitorato in sala operatoria dal le dottoresse Patrizia Paluan ed Elena Conti della Anestesia e Rianimazione generale del Mauriziano, nonché dall’ ostetrica Costanza Sacco, che ha seguito l’intera gravidanza di mamma Federica.

"Nel corso dell’intervento abbiamo utilizzato il monitoraggio intraoperatorio del nervo ricorrente (IONM), una tecnica che facilita l’identificazione e la dissezione del nervo laringeo ricorrente e permette di verificarne l’integrità funzionale durante l’intervento", aggiunge la dottoressa Alessandra Caracciolo dell’équipe di Chirurgia della tiroide, che ha eseguito la complessa operazione e che ha poi seguito con grande partecipazione l’intero percorso ospedaliero di una paziente tanto particolare.

"Ad inizio gravidanza la paziente aveva registrato alcuni valori anomali ed eseguito ulteriori esami che avevano a loro volta mostrato la necessità dell’intervento chirurgico, condivisa con il GIC del nostro ospedale. - prosegue il dottor Deandrea - Dopo l’intervento, la gravidanza è andata avanti senza problemi fino al parto , avvenuto in modo naturale e perfettamente a termine. Non appena terminato il necessario periodo di allattamento, la paziente completerà il percorso di terapia previsto per il tipo di neoplasia di cui è risultata affetta".

Alla presa in carico di un caso tanto complesso, la struttura di Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del metabolismo del Mauriziano abbina numeri che in Piemonte sono da record: "Ogni anno – confermano il dottor Deandrea ed il dottor Canale – eseguiamo circa 1000 biopsie ed oltre 400 interventi chirurgici, un centinaio dei quali riguardano tumori tiroidei. Terapia, follow up e chirurgia dedicata rappresentano i punti di forza del nostro Centro che, proprio com’è avvenuto con mamma Federica, lavora con altri specialisti dell’ospedale per offrire un percorso di cura efficace e moderno".

Renato è nato domenica 10 marzo nel reparto di Neonatologia del Mauriziano, che nel 2023 ha visto nascere 1113 neonati e che anche nei primi mesi del 2024 ha confermato il trend di crescita dell’ospedale. In sala parto erano presenti le ostetriche Costanza Sacco e Marina Ecca e le dottoresse Giulia Moggio e Francesca Accomasso della struttura di Ostetricia e Ginecologia . "Desideriamo ringraziare dal profondo del cuore tutto il personale del Mauriziano che ci ha assistito in questi nove mesi. – dice in conclusione mamma Federica - Siamo stati coccolati in ogni momento del percorso e ci siamo sempre sentiti in famiglia. Ci portiamo a casa ricordi importanti, talvolta legati a situazioni difficili, ma che abbiamo sempre potuto vivere con serenità grazie alla professionalità ed all’ umanità di chi ci è stato accanto. Il momento più emozionante? Quando mi hanno fatto sentire il battito di Renato al mio risveglio dopo l’intervento di ottobre. Non lo dimenticherò mai".

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