Il giovane confessò l'anno scorso l'omicidio dei genitori
Condanna all'ergastolo per Benno Neumair, accusato a Bolzano dell'omicidio e dell'occultamento dei cadaveri dei genitori, Laura Perselli e Peter Neumair. Il processo si è svolto davanti alla Corte d'Assise di Bolzano.
Ripercorriamo la vicenda. Il 4 gennaio del 2021 Benno uccide i genitori, Peter Neumair e Laura Perselli, e getta i corpi nell'Adige. Benno Neiumair, 30 anni, insegnante di matematica e appassionato di culturismo, il giorno del delitto denuncia la scomparsa del padre e della madre, due insegnanti in pensione di 63 di 68 anni. Racconta che amavano passeggiare, segue le ricerche, mostrandosi preoccupato. Ma la sua versione non convince gli inquirenti, e la procura di Bolzano dopo due settimane lo indaga con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere. L'appartamento di famiglia è posto sotto sequestro per gli accertamenti del Ris dei Carabinieri. Dieci giorni dopo, il 29 gennaio, Benno viene arrestato.
Il 6 febbraio, nelle acque del fiume Adige il ritrovamento del corpo della madre, Laura. Benno, in carcere a Bolzano, crolla e confessa il duplice omicidio: il padre sarebbe morto strangolato dopo una colluttazione seguita a una lite, la madre dopo, appena rientrata in casa. Il 27 aprile viene ritrovato anche il corpo del padre Peter. Il 20 maggio la Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso presentato dalla difesa contro il fermo, stabilendo che Benno deve rimanere in carcere, alla luce di un concreto pericolo di fuga. Oggi la sentenza dei giudici di Bolzano, che hanno accolto tutte le richieste dell'accusa, ed emesso la sentenza di condanna all'ergastolo, con un anno di isolamento diurno e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.