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Omicidio a Bergamo, 33enne uccisa a coltellate: prima di morire ha chiamato il 118

Ferita a morte con colpi alla schiena e al torace. Filmati di videosorveglianza al setaccio, potrebbero aver ripreso l'assassino. Il sindaco: "Non buttate i rifiuti". I carabinieri: "Al momento non ci sono indagati"

Carabinieri e la vittima Sharon Verzeni (Fotogramma e foto da Fb)
Carabinieri e la vittima Sharon Verzeni (Fotogramma e foto da Fb)
30 luglio 2024 | 13.46
LETTURA: 3 minuti

Omicidio a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo. La vittima, Sharon Verzeni, è una donna di 33 anni accoltellata, la scorsa notte, alla schiena e al torace in via Castagnate. Inutile il tentativo dei soccorritori: la donna è morta dopo il ricovero in ospedale. Sul delitto indagato i carabinieri di Zogno.

La donna, di professione estetista, è stata uccisa, mentre percorreva a piedi via Castegnate, poco dopo la mezzanotte ed è riuscita a chiamare il 118 per farsi soccorrere mentre continuava a perdere sangue dalle coltellate alla schiena e al torace. Un ultimo gesto per provare a sopravvivere che non è bastato: è morta, alcune ore dopo, all'ospedale Papa Giovanni XXIII. Ma in quella telefonata, che i carabinieri fanno fatica a confermare, potrebbe esserci qualche elemento utile alle indagini, e ancor più nelle telecamere presenti in zona.

I militari dell'Arma hanno setacciato l'area del delitto e i cestini. I cittadini sono stati invitati a non buttare la spazzatura per non appesantire il lavoro di recupero di eventuali armi o indumenti sporchi di sangue. Quello che è certo è che, al momento, non risultano indagati: la vittima conviveva ma non è sul compagno, già sentito e in casa nel momento dell'aggressione, che si concentrano gli inquirenti che non escludono nessuna ipotesi.

L'appello dei carabinieri: "Chi sa parli"

"Chi fosse in possesso di informazioni, ritenute utili alle indagini, potrà rivolgersi al Comando provinciale carabinieri di Bergamo" scrivono i militari in uno scarno comunicato. Si rende noto, inoltre, che si stanno "esaminando attentamente diverse ipotesi investigative". Al momento non ci sono persone indagate, ma l’indagine è in una fase estremamente delicata che richiede il massimo riserbo e non consente di disvelare ulteriori particolari".

Forse il volto dell'assassino ripreso dalle telecamere

È soprattutto dai filmati delle telecamere comunali di videosorveglianza che potrebbe arrivare una risposta su un delitto con troppe domande. Una di queste potrebbe infatti aver ripreso il volto dell'assassino. "L'amministrazione ha già messo a disposizione degli inquirenti i filmati che ci auguriamo possano contribuire concretamente a ricostruire la verità dietro a questa tragedia" scrive, in un post su Facebook, il sindaco di Terno d'Isola Gianluca Sala, a poche ore dall'omicidio. "Il nostro Comune ribadisce la massima collaborazione alle indagini delle forze dell'ordine" aggiunge il primo cittadino.

Si cerca l'arma usata per l'omicidio

La persona che ha colpito a morte la donna, probabilmente con un coltello, potrebbe essersi disfatta dell'arma o degli abiti sporchi di sangue gettandoli in un cestino e in questo senso il sindaco Sala rilancia un invito degli inquirenti. "La magistratura raccomanda a tutti i cittadini di astenersi dal conferimento dei rifiuti a partire da oggi, martedì 30 luglio, fino a sabato 3 agosto, per favorire il corretto svolgimento delle indagini. Inoltre, si informa che la piattaforma ecologica è stata chiusa al pubblico almeno fino a sabato 3 agosto" si legge nel post diffuso su Facebook.

Il cordoglio del sindaco del suo paese d'origine

"L’amministrazione comunale di Bottanuco esprime la più sentita vicinanza ai familiari di Sharon Verzeni" scrive su Facebook Rossano Pirola, sindaco di Bottanuco, il Comune della bergamasca di cui era originaria la donna. "Si invita la cittadinanza a rispettare la privacy della famiglia in questo momento di immenso dolore, mentre gli inquirenti stanno ricostruendo la verità dietro alla tragedia che si è consumata nella scorsa notte". "Confidiamo che possano fare velocemente luce sull'accaduto - sottolinea il primo cittadino - che vengano individuati e puniti i responsabili, anche se ciò non potrà mai restituire Sharon ai suoi cari, né cancellare il dolore e l'angoscia che ha improvvisamente scosso la nostra comunità".

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