Auri e Umbra Acque respingono le accuse di inadempienze contrattuali contenute in un atto di citazione in giudizio depositato al tribunale di Perugia col quale si chiede ai giudici di dichiarare la risoluzione contrattuale dell’attuale concessione di affidamento del servizio con richiesta di risarcimento del danno da parte di Umbra Acque. A presentare l’’azione popolare’, una privata cittadina che intende avviare un azione di risoluzione contrattuale in nome e per conto di Auri (e dei 38 comuni serviti da Umbra Acque) sulla base di presunte inadempienze contrattuali.
‘’A nostro giudizio la proposta azione è infondata – afferma all’Adnkronos il presidente dell’Auri Antonino Ruggiano. Abbiamo fondati dubbi sulla carenza di legittimazione ad agire e sulla utilizzabilità dello strumento dell'azione popolare; sulla giurisdizione del giudice civile su questa materia; sul fatto che non siano state a suo tempo impugnate le delibere da cui si è utilizzato le istruttorie e che hanno portato a deliberazioni completamente diverse da quelle evocate dalla signora. La materia del Servizi Idrici Integrati oggi appartiene al campo dei servizi regolati da autorità indipendenti (Arera) che hanno approvato tutte le delibere a cui fa riferimento la citazione – sottolinea Ruggiano - alcune delibere richiamate nella citazione sono state già impugnate in sede di Tar Umbria e tali riscorsi sono stati respinti’’.
’’E’ opportuno precisare che il gestore Umbra Acque proprio di recente è stato destinatario di un contributo Pnrr pari a 25 milioni di euro (unico gestore in Umbria) per il miglioramento delle reti idriche – precisa il presidente dell’Auri - Umbra Acque è stata destinataria di un contributo Pnrr definito ‘Progetto Bandiera’ per l'utilizzo dell'acqua della diga Casanuova per usi idropotabili’’. Ruggiano evidenzia inoltre come Umbra Acque sia stata ‘’destinataria da parte di Arera qualche mese fa di premialità nell'ambito della misurazione degli standard di qualità contrattuale e tecnica’’.
‘’Siamo consapevoli che il servizio idrico possa essere sempre migliorato e che è necessario sempre vigilare e spronare il gestore a fare meglio – spiega Ruggiano - tuttavia, posso affermare che la gestione di Umbra Acque rappresenta in Umbria e nel centro Italia una eccellenza soprattutto se consideriamo quale era il sistema idrico dal quale siamo partiti (numerose infrazioni comunitarie, reti idriche comunali obsolete, ecc.). Nel territorio umbro e nel territorio di riferimento di Umbra Acque sono state superate tutte le infrazioni comunitarie, abbiamo superato brillantemente le crisi idriche del 2017 e del 2022 che hanno messo in ginocchio molti gestori in Italia e – conclude il presidente dell’Auri - stiamo preparando un piano di azione volto a superare le future crisi idriche tramite la costruzione sistemi interconnessi che metteranno in rete i sistemi degli acquedotti’’.