Per tutti i partecipanti al rito. Si tratta dell'unico esame che, anche a distanza di tempo, può determinare l’assunzione o meno di sostanze stupefacenti o psicotrope
I legali della famiglia di Alex Marangon, il giovane di Marcon (Venezia) morto dopo il rito sciamanico nell’abbazia di Vidor e ritrovato giorni dopo nel Piave, hanno chiesto che si faccia l’esame del capello a tutti i partecipanti al rito. L’esame del capello è l’unico che, anche a distanza di tempo, può determinare l’assunzione o meno di sostanze stupefacenti o psicotrope e quali. Le indagini sono in attesa dell’esito degli esami tossicologici eseguiti sul corpo del giovane per stabilire se Alex fosse lucido o meno nel momento in cui si è allontanato dagli altri partecipanti, che hanno riferito agli investigatori di averlo cercato per ore senza trovarlo prima di chiamare i soccorsi.
Il caso è sempre aperto per omicidio volontario, ma che Alex possa essere caduto, volontariamente o spinto o in preda ai deliri generati dall'ayahuasca, non è più un’ipotesi del tutto esclusa.