Ancora incerte le cause della morte, se gesto estremo, caduta accidentale o malore in acqua
La procura di Treviso ha aperto un fascicolo senza indagati per disporre formalmente l’autopsia sul corpo di Alex Marangon, il barista di 25 anni di Marcon (Venezia) ritrovato ieri pomeriggio su un isolotto nel Piave, all’altezza di Ciano del Montello (Treviso), a quattro chilometri di distanza dall’abbazia di Vidor da dove sabato sera, in piena notte, si era allontanato da solo, dopo aver partecipato a un ritrovo musicale-spirituale con un’altra ventina di persone.
Da una prima ispezione sul corpo, eseguita stamane, sono state evidenziate alcune contusioni, un’ecchimosi all’occhio e una ferita sul fianco, probabilmente dovuta al morso di un’animale, segni comunque considerati compatibili con urti contro massi, rocce e rovi dovuti al trascinamento della corrente del fiume.
Con l’autopsia saranno eseguiti anche gli esami tossicologici per stabilire lo stato psico-fisico del giovane. Da quanto si apprende sabato pomeriggio il ragazzo aveva già fatto un bagno nel Piave accodandosi a un altro ragazzo, potrebbe aver voluto rifarlo sabato notte per il caldo ma aver poi accusato un malore. Intanto i carabinieri stanno procedendo a esaminare il telefonino lasciato dal ragazzo nella camera che aveva prenotato per trascorrervi la notte. Il sindaco di Marcon ha annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali del giovane che, quando non era in Trentino per lavoro o impegnato in lunghi viaggi, abitava in paese con i genitori.