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Hamas non ha restituito il corpo della donna morta con i due figli Ariel e Kfir, che sono stati "brutalmente assassinati". Il premier israeliano: "Cinismo e crudeltà senza limiti"
Non è di Shiri Bibas il corpo restituito da Hamas a Israele, nella giornata del 20 febbraio, insieme a quello dei due figli piccoli Ariel e Kfir, e dell'altro ostaggio Oded Lifshitz. E' quanto hanno reso noto gli esperti forensi israeliani aggiungendo che i resti collocati bella bara con l'immagine del volto di Shiri appartengono in realtà a una donna della Striscia di Gaza non identificata.
Le autorità, sulla base degli elementi acquisiti, ritengono che i due bambini - Ariel 4 anni e Kfir 10 mesi - siano stati "brutalmente assassinati durante la prigionia" a novembre 2023, circa ''un mese dopo essere stati rapiti'' dal kibbutz di Nir Oz insieme alla madre Shiri, il 7 ottobre, e non sarebbero morti in un raid aereo israeliano come avevano invece sostenuto i miliziani di Hamas.
Hamas ha ammesso l'errore e chiesto a Israele di restituire il corpo ''Potrebbe esserci stato un errore dovuto al bombardamento israeliano del luogo in cui la famiglia israeliana era presente insieme ai palestinesi. Chiediamo la restituzione del corpo'', si legge in una nota di Hamas.
In precedenza Hamas aveva spiegato che i resti di Shiri Bibas sarebbero stati ''mescolati con altri resti umani rivenuti tra le macerie dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito il luogo dove era tenuta in ostaggio'' la donna israeliana insieme ai figli. Il funzionario di Hamas Ismail al-Thawabteh ha spiegato che il corpo di Shiri Bibas "è stato fatto a pezzi'' a causa del raid aereo israeliano ed ''è stato apparentemente mescolato ad altri corpi sotto le macerie".
Il gruppo palestinese ha poi detto di ''respingere il clamore creato in merito ai risultati del test del Dna" e ha ''ribadito il pieno impegno per rispettare tutti gli accordi e non abbiamo alcun interesse a trattenere alcun corpo". Hamas ha poi confermato ufficialmente che domani rilascerà gli ostaggi Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed. In precedenza Hamas aveva riferito che i sei sono gli ultimi della lista di 33 ostaggi da rilasciare nella prima fase dell'accordo a essere ancora in vita.
Hamas ha mostrato un "cinismo indescrivibile" inserendo nella bara quello di una donna palestinese della Striscia di Gaza, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu affermando in un video messaggio che "la crudeltà dei mostri di Hamas non conosce limiti".
Nel filmato, Netanyahu dice che "non solo hanno rapito il padre, Yarden Bibas, la giovane madre, Shiri, e i loro due bambini piccoli. Ma in modo indescrivibilmente cinico non hanno restituito Shiri insieme ai suoi bambini piccoli, i piccoli angeli, e hanno messo il corpo di una donna di Gaza nella bara".
La mancata consegna del corpo di Shiri Bibas rappresenta per Israele una violazione dell'accordo sul cessate il fuoco e per questo ''ne pagherà il prezzo'', ha aggiunto Netanyahu, che ha poi promesso che Israele ''agirà in modo risoluto per riportare a casa Shiri insieme a tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, e garantire che Hamas paghi il prezzo intero per questa crudele e malvagia violazione dell’accordo''.
"E' una grave violazione commessa dall'organizzazione terroristica di Hamas, che secondo l'accordo avrebbe dovuto restituire i corpi di 4 ostaggi. Chiediamo che Hamas restituisca Shiri", la posizione delle Idf. "Condividiamo il profondo dolore della famiglia Bibas in questo momento difficile e continueremo a compiere ogni sforzo per riportare a casa Shiri e tutti gli ostaggi il più presto possibile".
Sulla stessa linea Adam Boehler, inviato speciale del presidente americano Donald Trump per la gestione degli ostaggi. "Se dovessi dare un consiglio a Hamas ora, non è solo di rilasciare immediatamente il suo corpo, ma abbiamo i corpi di quattro americani ancora lì e di un americano che deve tornare a casa. Devono rilasciare tutti o affronteranno l'annientamento totale'', ha dichiarato alla Cnn.
Sono ''giorni molto difficili'' quelli descritti dal presidente israeliano Isaac Herzog che su 'X' parla di ''lutto nazionale'' dopo che ''i corpi dei puri e innocenti Ariel e Kfir sono stati identificati e i resti della loro amata madre non sono stati restituiti''. Si tratta, ha scritto Herzog, di ''una violazione scioccante e orribile dell'accordo''. Porgendo ''le mie più sentite condoglianze'' in ''questo momento terribile e doloroso'', il presidente israeliano ha parlato del ''lutto nazionale che ci colpisce accanto all'ansia e all'attesa per la liberazione di sei dei nostri fratelli che sono stati rapiti durante lo Shabbat''.
Herzog ha quindi parlato di un ''dovere supremo: fare ogni passo e agire in ogni modo e con tutte le nostre forze per riportare tutti i nostri fratelli rapiti. Tutti. Fino all'ultimo. Alcuni alla loro case e alcuni alla tomba di Israele''.
Lo Shin Bet israeliano ha reso noto di aver arrestato un israeliano sospettato di essere coinvolto nell'esplosione di tre autobus alle porte di Tel Aviv. I servizi di sicurezza sospettano che abbia aiutato a trasportare un individuo che ha piazzato gli esplosivi sui veicoli. Lo riporta Haaretz.
Nel frattempo l'Idf ha rafforzato la presenza dei suoi militari in Cisgiordania. In particolare, tre battaglioni dell'Idf saranno schierati oggi in Cisgiordania. L'ufficio di Netanyahu aveva descritto le esplosioni come un tentativo di attacco di massa.
''Hamas è il male puro e va sradicato''. Così il Segretario di Stato americano Marco Rubio a Fox News. ''Hamas non è un governo, non è un'ideologia, sono solo persone malvagie'', ha aggiunto Rubio affermando che ''non permetteremo che continui a detenere armi e a controllare territorio ovunque nel mondo''. "Finché Hamas sarà a Gaza non ci sarà pace a Gaza. Continueranno ad attaccare Israele e Israele sarà costretto a rispondere. Se ci fosse un gruppo del genere vicino al nostro confine (americano, ndr) in Canada o in Messico che compie attacchi, rapisce bambini americani e lancia razzi, lo elimineremmo, lo spazzeremmo via, nessun paese al mondo può vivere accanto a un gruppo come questo'', ha aggiunto Rubio.