
La risposta di Hamas all'annuncio nelle scorse ore da parte del presidente Usa che lunedì prossimo incontrerà Netanyahu. Iran blocca cooperazione con Aiea
Hamas ''sta esaminando'' la nuova proposta per una tregua di 60 giorni nella Striscia di Gaza, i cui termini, come annunciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sono stati accettati da Israele.
Il movimento radicale palestinese è "pronto e serio sul raggiungimento di un accordo" per un cessate il fuoco con Israele, ha affermato l'esponente del gruppo, Taher al-Nunu, in dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel. Secondo al-Nunu, Hamas è "pronto ad accettare qualsiasi iniziativa che porti chiaramente alla fine completa della guerra".
"I mediatori stanno compiendo intensi sforzi per colmare il divario tra le parti, raggiungere un accordo quadro e avviare un serio ciclo di negoziati'', ha detto in un comunicato il movimento radicale palestinese assicurando di ''agire con un forte senso di responsabilità e di condurre consultazioni con le fazioni palestinesi per discutere le proposte ricevute al fine di raggiungere un accordo che garantisca la fine dell'aggressione''.
Le fonti, interpellate dal sito online del quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, lamentano della mancanza nel testo della nuova proposta di ''un chiaro riferimento per porre fine alla guerra''.
Israele ha detto sì a una tregua di 2 mesi a Gaza, ha annunciato il presidente Usa nelle scorse ore. "I miei rappresentanti hanno avuto un lungo e produttivo incontro con gli israeliani su Gaza. Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra", scrive il presidente degli Stati Uniti.
Benjamin Netanyahu la prossima settimana sarà negli Stati Uniti per un incontro con Trump. Il premier israeliano ha detto che sarà alla Casa Bianca lunedì e che, oltre al presidente, vedrà il vice JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e il segretario al Commercio Howard Lutnick. "Queste cose - ha sottolineato - arrivano sull'onda della grande vittoria che abbiamo ottenuto nell'operazione 'Rising Lion'. Sfruttare questo successo non è meno importante di raggiungerlo".
Trump dal canto suo ha affermato che con Netanyahu "parleremo del grande, incredibile successo che abbiamo raggiunto in Iran. È stato un attacco di precisione e ora si può usare il termine 'annientamento' perché la Commissione per l'Energia Atomica ha affermato che non si può nemmeno entrare in quel luogo". E "parleremo anche di Gaza", ha aggiunto il presidente Usa.
Nel pomeriggio di ieri il giornale israeliano Haaretz, rilanciando denunce di fonti degli ospedali dell'enclave palestinese, ha parlato di altri 81 morti nella giornata.
Almeno 17 persone, la maggior parte donne e bambini, sono state uccise in un raid israeliano su un edificio nel quartiere di Zeitoun, nella parte meridionale di Gaza City. Lo ha riferito l'emittente al-Jazeera, precisando che nell'edificio colpito si trovavano "sfollati".
Al-Jazeera ha anche riferito che Marwan al-Sultan, il direttore dell'ospedale indonesiano nella Striscia di Gaza, è stato ucciso in un attacco su un'area residenziale nella zona sudoccidentale di Gaza City. Insieme a lui sono stati uccisi la moglie ed i figli.
Intanto il presidente iraniano Masoud "Pezeshkian ha promulgato la legge che sospende la cooperazione con l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica". Lo ha riferito la tv di stato iraniana dopo che lo scorso 25 giugno il Parlamento di Teheran ha votato una legge che obbliga il governo a interrompere la cooperazione con l'Aiea.
Il bombardamento americano del sito nucleare iraniano di Fordo ha "gravemente e pesantemente danneggiato" l'impianto, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un'intervista a CBS News. "Nessuno sa esattamente cosa sia accaduto a Fordo. Detto questo, ciò che sappiamo finora è che gli impianti sono stati gravemente danneggiati", ha affermato ancora Araghchi nell'intervista, di cui sono stati pubblicati alcuni estratti. "L'Organizzazione per l'Energia Atomica della Repubblica Islamica dell'Iran... sta attualmente effettuando una valutazione, e il rapporto sarà presentato al governo", ha dichiarato.
Il Tribunale distrettuale di Gerusalemme ha cancellato la testimonianza del primo ministro Netanyahu, fissata per la prossima settimana, a causa della sua visita ufficiale negli Stati Uniti. Lo ha riferito il Times of Israel.Il Tribunale ha quindi accettato di cancellare le due udienze previste per lunedì e mercoledì della prossima settimana. La testimonianza di Netanyahu è stata annullata anche questa settimana a causa di questioni di sicurezza nazionale non specificate ed il primo ministro - sotto processo per frode, abuso di fiducia e corruzione - non si è presentato in tribunale durante i 12 giorni di guerra con l'Iran. L'ultima volta che ha testimoniato è stato l'11 giugno.