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Migranti, nuovi sbarchi a Lampedusa

Uno sbarco nella notte, tre oggi: 271 persone in hotspot

Migranti a bordo di una motovedetta - (Afp)
Migranti a bordo di una motovedetta - (Afp)
03 ottobre 2023 | 07.39
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Nuovi sbarchi di migranti a Lampedusa. Nella notte sono arrivate 40 persone. Tra loro 33 uomini, 5 donne e due minori. L'imbarcazione, partita il giorno prima dalla Libia, è stata soccorsa da una motovedetta della Guardia di Finanza.

Altri tre sbarchi sull'isola sono avvenuti oggi, nel decimo anniversario della strage che il 3 ottobre del 2013 costò la vita a 368 persone. Dopo i 40 migranti approdati direttamente a Cala Galera e fermati a terra dai militari della Guardia di finanza poco dopo la mezzanotte, un barchino di circa 6 metri con a bordo 12 tunisini, tra cui 2 donne, è stato intercettato dalla motovedetta Cp319 della Guardia costiera. Ai soccorritori hanno detto di essere partiti ieri da Sfax e di aver pagato per il viaggio 3mila dinari tunisini. Altri 10, invece, sono stati rintracciati dagli uomini della Guardia di finanza. Arrivano da Egitto ed Eritrea e il barchino in vetroresina con cui hanno affrontato la traversata sarebbe partito da Sabrata in Libia. Per tutti dopo un primo triage sanitario al molo Favaloro è stato disposto il trasferimento nell'hotspot di contrada Imbriacola.

L'ultimo gruppo, 15 tunisini tutti uomini, è stato intercettato dagli uomini della Capitaneria di porto a bordo di un barchino in legno di circa 6 metri. Secondo quanto hanno riferito, sarebbero partiti ieri da Gabes in Tunisia, pagando ai trafficanti 6mila dinari tunisini ciascuno.

Salgono così a 271 i migranti presenti nell'hotspot di Lampedusa. Tra loro 30 sono minori non accompagnati. Al momento non è previsto alcun trasferimento dall'hotspot nel pomeriggio.

Piantedosi: "Fermare partenze, serve soluzione stabile"

“Oggi ricorre il decennale di una delle più gravi tragedie avvenute nel Mar Mediterraneo e in questa giornata in cui ricordiamo la morte in mare di 368 uomini, donne e bambini dobbiamo rinnovare l’impegno contro i trafficanti di esseri umani che, per i loro interessi criminali, agiscono senza scrupoli mettendo a gravissimo rischio la vita dei migranti”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

“Per evitare i morti in mare dobbiamo fermare le partenze agendo, grazie ad una forte iniziativa internazionale ed europea, sulle cause che alimentano i flussi, innanzitutto sostenendo la crescita economica e sociale dei Paesi di partenza'', ha sottolineato.

''Allo stesso tempo dobbiamo offrire una alternativa all’immigrazione illegale attraverso la creazione, come sta facendo il nostro Governo, di canali di ingresso sul territorio nazionale che consentano poi l’effettivo inserimento dei migranti nel nostro tessuto economico”, ha aggiunto il titolare del Viminale, sottolineando come “la gestione del fenomeno migratorio, che ha assunto una dimensione mai vista prima, richieda soluzioni stabili e durature, con l’assunzione di forti responsabilità da parte di tutta la comunità internazionale”.

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